Albo d'oro Sacrae Scenae
Ardesio Film Festival
Vincitori 2024
- VINCITORE ASSOLUTO
- MENZIONE SPECIALE
- MENZIONE SPECIALE
- MENZIONE SPECIALE
- PREMIO DELLA GIURIA
- PREMIO DELLA GIURIA POPOLARE
Padre Pio: Tornerò tra cent’anni di Luigi Ferraiuolo – Italia – 53’
Motivazione della Giuria del Festival: Padre Pio: Tornerò tra cent’anni è un documentario ma è anche un viaggio affascinante alla scoperta di una delle figure più conosciute e discusse della modernità. Lo sforzo tecnico e rappresentativo di questo film ci accompagna per mano attraverso le parole inedite di Papa Francesco e la preziosa testimonianza della gente comune accorsa per attendere il ritorno del santo. Attraverso una preziosa ed efficace ricostruzione cinematografica il film ripercorre la vita di Padre Pio e il rapporto intimo con la sua terra, a partire da quei giorni a Pietrelcina “patria tanto amata dove in vita non poté fare mai ritorno”.
A s’Orgolesa di Davide Melis – Italia – 89’
Motivazione della Giuria del Festival: A s’Orgolesa racconta l’esperienza di un anno a Orgosolo con una struttura narrativa che ci cattura attraverso i suoni, le voci e i canti, portandoci a scoprire una terra fiera e orgogliosa delle proprie origini e delle proprie tradizioni. Il “Canto a Tenore” diventa lo strumento poetico dell’unione tra il passato e la contemporaneità di un’intera comunità.
The 21 di Raouf Zaki – Stati Uniti – 3’
Motivazione della Giuria del Festival: The 21 è una forte testimonianza del più grande caso di martirio cristiano del nostro tempo. Un documento prezioso che ribalta l’agghiacciante messinscena cinematografica dell’ISIS, per restituirci, attraverso lo stesso mezzo, il sentito ricordo del loro sacrificio.
Balucu di Martina Giannone – Italia – 20’
Motivazione della Giuria del Festival: Interamente realizzato a Scicli, in occasione della Festa di San Giuseppe e della tradizionale cavalcata, Balucu ci immerge, con immagini potenti e poetiche, in una delle feste più caratteristiche del nostro paese, facendoci scoprire, attraverso gli sguardi e i gesti dei protagonisti, una tradizione ancora perfettamente viva, tanto da essere inserita nel registro delle Eredità Immateriali tutelate dall’Unesco.
Uno di fronte all’altro di Barbara Patarini – Italia – 11’
Motivazione della Giuria del Festival: Uno di fronte all’altro è un piccolo film, intimo e profondo nella sua semplicità. Capace di trasmettere il senso della spiritualità attraverso il confronto tra un padre e una figlia sullo sfondo della storia del Santo Patrono di Corato.
Guns & Rosaries di Peter Kelly – Irlanda – 58’
Motivazione della Giuria Popolare: per averci introdotto nella vita e nelle opere di Padre Peyton, un’icona meno conosciuta ma di straordinaria importanza nella promozione della devozione mariana. Questo docufilm, grazie a una regia attenta e ad un’accurata ricostruzione storica, ci ha permesso di immergerci completamente nella vita e nel pensiero di questo straordinario sacerdote. La sua capacità di coinvolgere le masse nella pratica del Rosario, anche attraverso figure di spicco nel mondo dello spettacolo, è stata illuminata dallo Spirito. La sua visione della famiglia come bastione contro le sfide di un mondo in continua evoluzione, unita alla proposta della recita del Rosario come momento di condivisione e preghiera, risuona in modo profondo anche oggi.
Vincitori 2023
Motivazione della Giuria del Festival: … è un Film potente, spirituale e sociale che ci accompagna in un’esperienza visiva lungo le sponde del sacro Gange, “il fiume della vita”. Davanti alle immagini delle pire funerarie, che bruciano ininterrottamente da più di tremila anni, non possiamo fare a meno di confrontarci con la cultura di un paese che porta avanti il mistero sacro della vita e della morte in un intreccio complesso di tradizioni, rituali e contemporaneità.
Motivazione della Giuria del Festival: …ci porta a scoprire la forza e la perseveranza della popolazione di questo piccolo borgo Seriano, custode di una tradizione antica e misteriosa. Un documentario che racconta, con immagini e testimonianze, una storia di fede e di uomini. In cui l’urlo del talacimanno, dall’alto dei 73 metri del campanile della Basilica di Santa Maria Assunta, rivela un collegamento inaspettato tra il richiamo cristiano alle funzioni del tempo pasquale e la voce dei muezzin dei minareti d’oriente.
Motivazione della Giuria del Festival: …è un poetico esempio della forza del gesto artistico in tempo di guerra. Il film ci mostra il lavoro di scultori ucraini convertiti alla realizzazione di ostacoli anticarro al posto di statue religiose. La colonna sonora che accompagna queste scene, con il canto liturgico che si fonde con i suoni del conflitto e delle sirene antiaeree, ci accompagna lungo una vera e propria liturgia sacra e poetica attraverso un tempo altro, il tempo della guerra; per mostrarci come la forza distruttrice di quest’ultima possa cambiare tutto: luoghi, suoni e persone.
Motivazione della Giuria del Festival: …è un’esplosione di immagini, di voci, di suoni, di corpi e di movimenti che ci porta a confrontarci con i protagonisti di una tradizione antica e ancora vivissima. Questo film, splendidamente realizzato e ricco di testimonianze di una religiosità ancora sentita come fondamento di una comunità, è un vero e proprio inno a celebrare la vita e la Gioia.
Motivazione Giuria Popolare: …per aver raccontato in modo esteso e ben testimoniato quanto accaduto a Ghiaie di Bonate durante la seconda guerra mondiale quando le apparizioni della Madonna a una bambina hanno mosso e commosso un’incredibile moltitudine di persone. Una narrazione cinematografica dal montaggio curato e dalla regia sapiente, capace di far memoria su una spesso ignorata storia di fede, una fede capace di nutrire la vita, generare forza, infondere speranza.
Vincitori 2022
Motivazione Giuria del Festival: L’ottimo documentario riesce a creare un ponte delicato tra due comunità che vivono agli opposti dell’oceano. I preparativi della Festa di San Pardo sono il pretesto per un confronto attento tra realtà e generazioni differenti. La vita rurale e quella urbanizzata si incontrano nel tentativo di far sopravvivere una tradizione che rischia, sempre di più, di scomparire.
Il documentario è la rappresentazione di un rito secolare che si rinnova di anno in anno a Macerata e riesce ancora a coinvolgere diverse generazioni. Protagonista assoluta è la musica dei ‘Bottari’, capace di agire allo stesso tempo come strumento di liberazione spirituale, strumento di partecipazione collettiva e mezzo per testimoniare la propria tradizione e identità.
Avatara, (dal sanscrito, “discesa”) in numerose teologie indù, è il momento dell’apparizione o della discesa sulla terra della divinità. Il bel documentario ci porta a esplorare, in maniera attenta e consapevole, il rapporto tra vita e religione in una remota valle dell’Himalaya indù.
Motivazione Giuria Popolare: Per aver trasmesso il significato religioso e culturale di una tradizione popolare che custodisce e ravviva, nel suo rituale, legami spirituali oltre i confini geografici e generazionali. Il tema religioso, nella ciclica celebrazione della festa, si manifesta nella minuziosa e devota preparazione di quei fiori di carta che profumano di sacro. E in tutti partecipanti, di qua e di là dell’Oceano, resta forte il senso comune di appartenenza e si rinnova il profondo sapore della Vita.
Vincitori 2021
l documentario attraverso l’esperienza di Michael, un adolescente alle prese con la definizione della propria identità di uomo, ci mostra un punto di vista nuovo sulle implicazioni di una radicale scelta spirituale e sull concrete possibilità di una vera integrazione multiculturale.
Per essere riuscito a testimoniare con forza lo sfruttamento delle donne e la tratta degli organi con testimonianze di vibrante forza emotiva in una regione martoriata da soprusi e guerre.
Per essere riuscito a mostrare con forza poetica l’affascinante contrasto tra il luogo e il tempo del sacro e la vita, più o meno consapevole, che lo attraversa ogni giorno.
Per l’originalità della proposta, il primo format sui cammini a Sacrae Scenae.
Il film vince il premio della Giuria Popolare per averci fatto conoscere la drammatica condizione di molti profughi siriani, soprattutto donne e bambini, attraverso una narrazione vivida, intensa, forte seppur delicata, capace di arrivare al cuore di tutti stimolando nuove riflessioni. Il progetto interreligioso che vede coinvolte numerose donne a sostegno delle diverse fragilità nei campi profughi, diventa esempio di fede quotidiana concreta e soprattutto atto di speranza forte e indispensabile, sempre e in ogni caso.
Vincitori 2020
Lo sguardo di Rosa è un’opera completa, elaborata e visivamente affascinante che riesce a trasmettere con forza allo spettatore alcuni degli aspetti più impressionanti e ricorrenti legati alla realtà delle devozioni popolari.
L’emergenza che ha costretto a cancellare, per la prima volta nella sua storia, la processione in onore di sant’Eldrado a Novalesa è lo spunto per illustrare, attraverso documenti d’epoca e interessanti interviste, la figura del Santo abate e il rapporto tra la comunità di Novalesa e la sua abbazia.
Questo corto, originale e mai banale, apre a una riflessione assolutamente attuale e necessaria sul tema delle contaminazioni e del rapporto tra le religioni attraverso lo sguardo semplice e privo di preconcetti delle nuove generazioni.
Una seria opera di ricerca storica e giornalistica che vuole approfondire e ritrovare antichi retaggi della popolazione che sembravano spazzati via dalla società moderna ma che invece attraverso le nuove generazioni e le testimonianze degli anziani riescono a riemergere in tutta la loro complessa realtà ai confini tra il magico e il reale.
Il film vince il premio della Giuria Popolare per le forti testimonianze dei protagonisti che hanno scelto di vivere la loro vita fuori dalle regole della società moderna ricercando un legame con il divino e con la propria interiorità; solo il silenzio e la solitudine permettono un approfondimento di una fede interiore. Il film coinvolge lo spettatore anche nel presentare magistralmente il vissuto di ogni protagonista, suscitando emozioni e riflessioni.